Ti racconto un’altra storia…
Rilanciamo lo spazio de “L’Opinione” riprendendo il titolo di una iniziativa che promuovemmo nel giugno 2013, al termine di un percorso formativo per Operatori Culturali.
Scrivevamo all’epoca: “ …Gli Istituti della divulgazione culturale, del sapere critico, dello studio e della libera ricerca, dell’informazione indipendente, della conoscenza intesa come accrescimento individuale e collettivo – Scuole, Università, Biblioteche, centri di ricerca, associazionismo indipendente – sono rappresentati come un’incombenza per le casse degli Stati e delle pubbliche amministrazioni. A diffondere la cattiva novella governi, forze politiche, mass media, irreggimentati da direttive europee che indicano a tutti le priorità economiche alle quali sottostare”.
Da quella data ad oggi la situazione è, con tutta evidenza, peggiorata.
Le classi dominanti dell’Unione Europea, gli Stati, le forze politiche e i mass media ad essa subalterni usano come “armi di distrazione di massa” i loro messaggi e la loro propaganda, creando una differenza enorme tra realtà effettiva e realtà percepita all’interno di quella che viene definita, in termini generici ed ambigui, come “opinione pubblica”.
Fenomeno clamorosamente evidente nella trattazione del dramma dei flussi migratori: Nonostante i numeri risicatissimi di arrivi nel nostro paese (meno di 100 mila persone all’anno a fronte di 60 milioni di abitanti), nonostante l’equivalenza tra immigrazione ed emigrazione (5 milioni di immigrati residenti a fronte di 5 milioni di italiani costretti ad emigrare per mancanza di lavoro), nonostante una diminuzione generalizzata dei reati contro il patrimonio e la persona (dati del Ministero degli Interni e delle Prefetture), si promulgano leggi liberticide e razziste come la Minniti Orlando, che riduce libertà individuali e collettive non solo per i migranti, ma per tutte le fasce sociali più deboli.
Siamo di fronte ad un uso cinico e criminale dell’informazione e della propaganda, finalizzato alla realizzazione di progetti politici ed economici profondamente antipopolari, imposti a tutti noi dall’Unione Europea, per legittimare i quali si diffonde a piene mani paura del diverso e divisione tra soggetti che hanno bisogni simili e uguali interessi.
Con questa rubrica vi proporremo articoli, commenti, ricerche, campagne di chi non si arrende a questa rappresentazione deformata, deformante, quando non completamente falsa della realtà.
Attingeremo soprattutto dai siti che abbiamo messo tra i nostri “preferiti”, che troverete su http://www.agorapisa.it/siti-amici/in-italia/ e su http://www.agorapisa.it/siti-amici/nel-mondo/
Un piccolo contributo, contro una disinformazione che ci opprime e sovrasta 24 ore su 24.
Per commenti sui testi proposti potete scriverci su agorapi@officinaweb.it